Buoni e libretti sono forse i prodotti finanziari che più rappresentano il risparmio italiano.
Nel lontano 1875 nasce il libretto postale, il primo strumento di risparmio garantito dalla Stato messo a disposizione del popolo.
Quasi 50 anni dopo, nel 1924, viene emesso la prima tipologia di buono fruttifero postale: il buono Ordinario.
Con la durata massima di 20 anni, il Buono Ordinario ha fatto la storia del risparmio italiano. Può essere rimborsato a vista senza penalizzazioni e non è soggetto, come tutti i Buoni postali ad oscillazioni di prezzo.
Lo strumento perfetto per chi vuole risparmiare senza avere pensieri.
I Buoni fruttiferi postali e i libretti postali sono strumenti semplici, facili da capire e molto sicuri. Con la garanzia dello Stato italiano, distribuiti dalla capillare rete degli uffici postali ed emessi dalla Cassa depositi e prestiti sono probabilmente tra gli strumenti più sicuri presenti nel panorama italiano.
Buoni e Libretti costituiscono il Risparmio Postale, un Servizio di Interesse Economico Generale (SIEG). Lo Stato definendo questi strumenti un SIEG in qualche modo li ritiene un “baluardo” della difesa del risparmio, un porto sicuro che deve comunque rimanere a disposizione dei cittadini a difesa dei loro risparmi.
I prodotti di Risparmio Postale sono distribuiti in esclusiva da Poste Italiane. Non possono essere sottoscritti altrove e godono tutti della garanzia dello Stato italiano.
In questa pagina troverai una prima infarinatura riguardante i buoni e i libretti postali.
Se invece hai un’idea sufficientemente approfondita del tema e sei interessato a conoscere l’argomento più nello specifico ti consigliamo i seguenti link:
Buoni Fruttiferi
Di seguito troverai una guida breve ma esaustiva sulle caratteristiche più note dei buoni fruttiferi postali.Se non sei un principiante, allora puoi passare al livello successivo leggendo il nostro articolo di approfondimento sui buoni postali (basta cliccare sul link che trovi due righe sopra).I buoni fruttiferi postali (o semplicemente, buoni postali) sono prodotti a capitale garantito o protetto. Ciò significa che chi acquista un buono postale sceglie un prodotto il cui valore non scende mai sotto al nominale investito.Un’altra caratteristica che contraddistingue questo tipo di prodotti è la rimborsabilità a vista. Anche su questa particolarità vale la pena spendere due parole.I Buoni consentono di avere la massima libertà in termini di rimborsabilità. Hanno una durata contrattuale ma possono essere rimborsati in un qualsiasi momento della vita del Buono.Questa è una caratteristica da non sottovalutare. Le obbligazioni, ad esempio, non godono di questo beneficio.Qualora decidessi di rimborsare un’obbligazione in anticipo rispetto alla scadenza, potresti trovarti in un contesto di mercato in cui il suo valore è sceso sotto al tuo prezzo di acquisto. È un’eventualità tutt’altro che rara, è per questo che al momento della sottoscrizione di un’obbligazione il consulente o il promotore finanziario dovrebbe accertarsi che il tuo orizzonte temporale di investimento sia in linea con la durata residua dell’obbligazione.Quando sottoscrivi un Buono, invece, benché sia comunque importante sceglierne uno che si ritiene di riuscire a portare a scadenza (per massimizzare il rendimento del prodotto) ma anche in caso di necessità hai la sicurezza di riprendere il capitale che hai investito più gli eventuali interessi maturati.Ultimo punto di rilievo sui Buoni lo meritano le tipologie di Buoni a disposizione: nel corso del tempo sono state emesse infatti tantissime tipologie di Buoni. Molti conoscono solo i Buoni Ordinari, magari perché gli sono stati regalati dai nonni quando erano piccoli ma ti stupirai nel sapere che dal 2003 in poi sono state emesse oltre 30 tipologie di Buoni postali.Durate diverse, a tasso fisso, indicizzati all’inflazione, dedicati ai minorenni, indicizzati allo Euro Stoxx 50, indicizzati al BOT… veramente tantissime soluzioni diverse per tante esigenze diverse.Non ti resta che dare un’occhiata alla gamma attualmente in collocamento!
Le forme tecniche
Forse sei uno dei tanti a cui hanno regalato un Buono cartaceo quando era piccolo o forse ne hai solo sentito parlare, ad ogni modo se c’è una cosa incredibile dei buoni postali è che, nonostante appartengano al freddo mondo dei prodotti finanziari, il loro acquisto può ancora rivelarsi una “esperienza”.I Buoni infatti sono forse l’unico prodotto che ancora è sottoscrivibile in formato cartaceo.Se da un lato i Buoni cartacei possono far vibrare le corde dei più romantici, va detto che presentano anche qualche “controindicazione”.Possono andare distrutti, persi, dimenticati e in ognuno di questi casi la procedura di duplicazione ha i suoi tempi stabiliti per legge.Se invece sei un tipo pratico, che bada alla sostanza e non si emoziona per la forma, allora scegli un Buono dematerializzato: facile, pratico, immediato.I Buoni in forma dematerializzata, nonostante la definizione roboante, non sono altro che scritture contabili del tutto analoghe a un conto deposito o ad un’obbligazione. Tutto elettronico, niente carta, niente pensieri. Solo noiose, sicure, infallibili sequenze di 0 e 1.Ultimo appunto: un buono cartaceo può essere sottoscritto senza possedere né un libretto postale né un conto corrente postale. Un Buono dematerializzato necessita di un conto di regolamento: un conto corrente postale o un libretto.
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Costi e fiscalità
Per fortuna, almeno con riferimento ai costi, c’è poco da dire in questo paragrafo.I Buoni postali non hanno costi di gestione, sottoscrizione o rimborso.Per quanto riguarda la fiscalità, i Buoni godono della stessa fiscalità agevolata dei titoli di Stato:
- Gli interessi sono tassati con un’aliquota agevolata del 12,5% che viene applicata al momento del rimborso sul totale degli interessi maturati
- Il capitale investito, invece, è sottoposto ad un’imposta di bollo pari allo 0,20%
Per quanto riguarda l’applicazione dell’imposta di bollo, al 31 dicembre di ogni anno viene considerato il valore di rimborso lordo di tutto il portafoglio Buoni:
- Se tale valore è superiore a 5’000€ allora viene applicata l’aliquota dello 0,20% ad ogni Buono nel portafoglio
- Se tale valore è uguale o inferiore allora nessun Buono paga l’imposta di bollo
I Buoni cartacei emessi prima del 2009 e ancora in vigore, quindi ancora soggetti all’imposta di bollo, non vengono inseriti nella valutazione complessiva del portafoglio per la determinazione dell’imposta di bollo, ma pagano l’imposta di bollo singolarmente.
Affrontiamo con un maggior dettaglio questo aspetto nella pagina dedicata ai Buoni Postali di cui trovi il link all’inizio.
Il rendimento
I rendimenti dei Buoni dipendono da due fattori: la durata e la fruttiferità, cioè ogni quanto tempo maturano gli interessi che è possibile riscuotere in caso di rimborso anticipato.
Più lungo è il Buono, maggiore sarà il suo rendimento.
Per la fruttiferità vale la relazione inversa: maggiore è la fruttiferità, minore è il rendimento che è possibile riconoscere al cliente.
In altre parole, un Buono che matura interessi più spesso (ogni due mesi come l’Ordinario, ad esempio) renderà in generale meno di un Buono che matura interessi meno frequentemente (ogni 3 anni come il 3×4, ad esempio).
E’ un principio ben noto, lo stesso per il quale una banca riconosce su un conto deposito svincolabile un rendimento più basso rispetto a quello che potrebbe riconoscere su un conto non svincolabile di pari durata.
Per conoscere nel dettaglio i rendimenti dei Buoni attualmente in emissione vai alla pagina sui Buoni Postali (trovi il link all’inizio di questa pagina).
Chi può richiederli
Per sottoscrivere un Buono postale basta essere maggiorenni, muniti di un documento di identità e in possesso di un codice fiscale.
L’importo minimo sottoscrivibile è di 50 euro e l’importo massimo giornaliero è di 1 milione di euro.
Davvero per tutte le tasche.
Servizi
Anche i Buoni hanno dei servizi, forte no?
In particolare, oltre alla possibilità di essere sottoscritti online da libretto Smart e di poterne monitorare online il valore di rimborso nell’Area riservata, un servizio innovativo che vale la pena di segnalare è il Piano di risparmio risparmiodisicuro che consente di poter sottoscrivere periodicamente il Buono 4 anni risparmio semplice e di ottenere un rendimento premiale.
Se vuoi saperne di più dai un’occhiata al nostro articolo sul piano di risparmio in Buoni postali.
Ultime novità sui Buoni postali
Dal 28 giugno 2019 Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane hanno sospeso l’emissione del Buono a 3 anni plus.
Dal 5 agosto è stato inoltre sospesa l’emissione del Buono Inflazione.
Dal 10 settembre 2019, in seguito alla forte riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato, CDP e Poste hanno deciso di tagliare sensibilmente i rendimenti dei Buoni postali.
Troverai il dettaglio dei rendimenti dei Buoni in emissione nella pagina dedicata ai Buoni postali (trovi il link all’inizio di questa pagina).
Libretti di risparmio postale
I Libretti postali sono dei depositi garantiti dallo Stato italiano. Al contrario dei Buoni, non hanno una scadenza e possono essere utilizzati come strumento di regolamento per i Buoni dematerializzati.I Libretti sono strumenti totalmente gratuiti, non hanno costi di gestione e alcune tipologie sono dotate di servizi online che ne consentono una gestione totalmente online.Su alcuni libretti è possibile attivare dei vincoli molto simili a dei conti deposito: le offerte Supersmart.Nei paragrafi che seguono ti forniremo una rapida carrellata della più note caratteristiche dei libretti postali.Se invece già ne sai un po’ e sei interessato a conoscere anche i dettagli più reconditi di questi strumenti, allora vai direttamente alla pagina di approfondimento sui libretti postali (trovi il link all’inizio).
Le tipologie
Esistono sostanzialmente 3 tipi di libretti postali (li elenchiamo in ordine di anzianità):
- Il libretto Ordinario
- Il libretto Smart
- Il libretto dedicato ai minori di età
In realtà nel tempo si sono alternate anche altre tipologie di Libretti come il libretto vincolato o il libretto al portatore ma non sono più in emissione da tempo e non tratteremo queste fattispecie.
Esiste anche un’ulteriore tipologia di libretto, il libretto Giudiziario, ma non può essere aperto in autonomia presso un ufficio postale, quindi non tratteremo neanche questa fattispecie.
Sia il libretto Ordinario che il libretto Smart possono essere richiesti in formato cartaceo o dematerializzato.
Il libretto minori, invece, è disponibile solo in formato cartaceo.
Costi e fiscalità
Come i Buoni postali, anche i libretti postali sono prodotti senza costi, completamente gratuiti.Nessuna spesa di apertura, gestione e chiusura. Facile no?Per quanto concerna il regime fiscale, i Libretti postali sono soggetti al medesimo regime fiscale vigente sui conti correnti.Sono quindi presenti due forme di imposte: una sugli interessi (la ritenuta fiscale) e una sul capitale (l’imposta di bollo).
Gli interessi generati dalle somme libere giacenti sui libretti sono soggetti ad una ritenuta del 26%.
Per quanto riguarda l’imposta sul capitale, se la giacenza media complessiva dei libretti recanti la medesima cointestazione è superiore a 5’000€ è dovuto un’imposta di bollo fissa pari a 34,20€.
Se la giacenza media, invece, è inferiore o uguale a 5’000€, allora nulla è dovuto.
Una promozione attualmente attiva sul libretto minori fa sì che l’imposta di bollo su questa tipologia, sia a carico di Cassa depositi e prestiti per l’anno in corso.
Ti ricordo che la Giacenza Media si calcola sommando le giacenze giornaliere e dividendo per il numero dei giorni.
Il rendimento
I Libretti postali sono prodotti che riconoscono al cliente un rendimento fisso che può però essere variato da un momento all’altro, proprio come succede nei conti correnti.
Sono ormai diversi anni che, per via del contesto di mercato che vede i rendimenti dei titoli di Stato piuttosto schiacciati verso il basso, i rendimenti di tutti i depositi a vista si sono azzerati.
Così è stato anche per i libretti che da alcuni anni riconoscono un rendimenti molto prossimo allo zero.
D’altra parte, se sei in cerca di rendimento, oltre ad avere la possibilità di poter sottoscrivere un Buono postale, dal luglio 2015 puoi attivare sul tuo libretto Smart le offerte Supersmart, dei vincoli con durate prestabilite (di solito 6 o 12 mesi) che riconoscono un rendimento premiale a chi le mantiene fino a scadenza.
Nell’ultimo anno, inoltre, Cassa depositi e prestiti e Poste italiane hanno messo a disposizione, prima a luglio 2018 e poi a maggio 2019, una offerta Supersmart Premium con un tasso premiale all’1,00% dedicata all’acquisizione di Nuova Liquidità.
Se vuoi saperne di più, vai direttamente alla pagina di approfondimento dei Libretti (trovi il link all’inizio).
Chi può richiederli
Per richiedere un libretto postale basta munirsi di documento di identità e del proprio codice fiscale. A questo punto si aprono due possibilità:
- puoi recarti in ufficio postale e procedere all’apertura di un libretto Ordinario, di un libretto Smart o di un libretto Minori (in questo caso ti serviranno anche il certificato di nascita e il codice fiscale del minore)
- puoi procedere alla sottoscrizione online di Buono e alla contestuale sottoscrizione di un libretto Smart
La procedura di sottoscrizione online è molto veloce e in pochi giorni riceverai a casa la Carta Libretto per poter operare a sportello o all’ATM.
Servizi
A dispetto di quanto si possa pensare, i libretti postali sono dotati di molti servizi fruibili anche online.
In particolare, la Ferrari dei libretti in termini di servizi digitali è certamente il libretto Smart. Avrai infatti a disposizione un’area riservata dedicata nel sito di poste italiane in cui poter monitorare il tuo libretto e utilizzare i seguenti servizi:
- acquisto online di Buoni postali
- attivazione online di offerte supersmart
- girofondo sul proprio conto corrente postale
- ricarica PostePay (sia gialla che Evolution)
E’ inoltre possibile, sia sul libretto Ordinario che Smart, associare al libretto l’IBAN di un conto corrente bancario che abbia in comune con il libretto almeno un intestatario per poterlo alimentare tramite bonifico.
Ultime novità sui Libretti postali
La principale novità riguardante i libretti certamente coinvolge il libretto Smart.Dall’8 luglio al 4 agosto 2019 è stata infatti resa disponibile un’offerta Supersmart Premium a 150 giorni (5 mesi) dedicata all’acquisizione di Nuova Liquidità con un rendimento dell’0,75%.
Se vuoi saperne di più allora troverai tutte le caratteristiche dell’offerta Supersmart Premium 150 giorni nel nostro articolo di approfondimento sul libretto Smart.
Altra grande novità relativa ai libretti postali riguarda il Libretto Minori, la tipologia di libretto dedicata ai più piccoli. Quest’anno infatti Cassa depositi e prestiti ha annunciato che si farà carico dell’imposta di bollo su questa tipologia di libretti.
Bene, leggendo questo articolo speriamo di averti dato informazioni sufficienti a costruirti una certa consapevolezza su Buoni e Libretti.
Se ti senti pronto puoi passare al livello successivo: abbiamo scritto per te un articolo di approfondimento sui libretti postali in cui troverai tutte le risposte che cerchi e un dettaglio sulle condizioni finanziarie dei libretti postali in emissione.
Buona lettura e, se avessi qualche dubbio, non esitare a lasciare un commento. Risponderemo quanto prima!