Il Buono fruttifero postale ordinario è una forma d’investimento remunerativa e sicura. Puoi richiederlo online o in qualsiasi ufficio potale. La durata massima è di 20 anni, ma la somma investita è sempre liquidabile. Scopri tutti i dettagli sul buono ordinario in questo articolo!
Buono postale Ordinario: investire a 20 anni in tutta sicurezza
Il Buono postale Ordinario è uno dei buoni fruttiferi postali più apprezzati dai cittadini del nostro paese, perché è una forma d’investimento remunerativa e sicura.
Dal 1925 a oggi questo asset finanziario è una delle prime scelte di milioni di italiani, di coloro che decidono di affidarsi a un prodotto che garantisce un rendimento costante nel tempo, un capitale sempre a disposizione, in caso di necessità, e che dipende direttamente dalla solidità dello stato italiano.
Al termine del 2019, Cassa depositi e prestiti, l’istituzione finanziaria che si occupa dell’emissione di questi prodotti, ha rinnovato la proposta dei buoni fruttiferi postali. In particolare l’offerta dei Buono Ordinario è stata aggiornata con nuovi rendimenti, piuttosto interessanti.
Cosa sono i buoni postali
I buoni postali sono strumenti finanziari emessi da Cassa depositi e prestiti e, insieme ai libretti postali, compongono il Risparmio Postale, la forma di raccolta retail garantita dallo Stato più antica presente nel panorama italiano.
Il Risparmio Postale è distribuito esclusivamente da Poste italiane.
L’obiettivo di Cassa depositi e prestiti nel raccogliere le somme investite dai cittadini con i libretti e i buoni fruttiferi postali è quello di sostenere lo sviluppo economico italiano, finanziando le aziende italiane, gli enti locali, i comuni. Per farla breve, Cdp raccoglie dai buoni fruttiferi postali per investire nel nostro Paese.
I Buoni postali sono prodotti garantiti dallo stato italiano rimborsabili a vista in qualsiasi momento online o presso uno dei quasi 13’000 uffici postali sparsi su tutto il territorio italiano.
Questi strumenti finanziari possono essere acquistati sia in formato cartaceo o che in formato dematerializzato, in quest’ultimo caso bisognerà essere possessori di un libretto postale o di un conto corrente postale che fungerà da deposito titoli.
I Buoni postali sono molti e si differenziano principalmente per la durata e la tipologia di investimento.
Tipicamente sono prodotti a tasso fisso ma non mancano strutture di rendimento molto interessanti che, nel tempo, hanno reso famoso i buoni postali anche tra gli investitori di palato fine come il Buono indicizzato all’inflazione italiana, il Buono Europa (indicizzato allo Euro stoxx 50) o il Buono 7insieme, che staccava cedole.
Leggi l’approfondimento sulle modalità di calcolo del rendimento di un buono fruttifero postale.
Ii grande vantaggio dei Buoni postali è certamente la garanzia dallo Stato italiano (che non li rende soggetti alla normativa del bail-in) e il fatto che siano prodotti con durate molto lunghe che non sono soggetti alle oscillazioni di mercato.
Altro importante vantaggio dei buoni postali è relativo alla fiscalità agevolata a cui sono sottoposti.
A differenza degli altri strumenti finanziari, che sono soggetti all’aliquota del 26%, i rendimenti dei buoni sono tassati al 12,50%.
Il confronto tra Buoni postali e Conti deposito
Un’altra forma di investimento molto sicura e valida è quella del conto deposito; si tratta di un prodotto finanziario con molte analogie con il buono postale che in qualche caso può offrire rendimenti molto interessanti.
Ma prima di scegliere gli uni o gli altri, è bene fare alcune considerazioni riguardo queste forme di investimento:
- I conti deposito, di solito, prevedono dei vincoli con durate più brevi rispetto a quelle previste con un Buono postale;
- Nella maggior parte dei casi, l’offerta dei conti deposito risulta essere molto conveniente per i nuovi clienti dell’istituto, perché in tal caso la banca offre dei rendimenti promozionali, spesso più convenienti di quelli dei buoni postali. Per quanto riguarda l’offerta standard, rivolta a coloro che sono già clienti, i rendimenti invece sono tipicamente più bassi di quelli dei Buoni postali.
Riassumendo, se il tuo orizzonte temporale è ridotto (al di sotto dei 2 anni) o se sei disposto ad aprire e chiudere più conti in poco tempo, decisamente il conto deposito è la forma di investimento che ti permette un guadagno maggiore.
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In alcuni casi, l’apertura del conto deposito come nuovo cliente consente l’opportunità di ottenere regali da parte della banca riservati proprio ai nuovi entrati, a patto di rispettare alcune condizioni. Se leggi un po’ i nostri articoli, saprai già che abbiamo raccolto tutte le promozioni sui conti correnti attive in questo momento in un unico articolo, con tutte le condizioni da rispettare. Ti consigliamo di dare un’occhiata, perché potresti incontrare una nuova banca che regala Buoni Amazon o conti deposito a tassi particolarmente interessanti.
Se invece non hai bisogno dei tuoi risparmi da qui a poco tempo e vuoi un investimento semplice, che permetta l’accesso istantaneo al capitale e non necessiti di tante procedure, prosegui sui buoni postali, perché sono quelli più adatti a te.
Il Buono Ordinario: come è fatto e quanto rende
Il Buono postale Ordinario ha durata massima di 20 anni (ma, ricordiamo, può essere rimborsato in qualsiasi momento insieme agli interessi maturati) e riconosce un rendimento crescente nel tempo.
Gli interessi sono calcolati bimestralmente in regime di capitalizzazione semplice e capitalizzano annualmente in regime di capitalizzazione composta.
Di seguito trovi la tabella dei tassi di rendimento:
Anno | Tasso nominale annuo lordo | Tasso effettivo annuo lordo | Tasso effettivo annuo netto |
---|---|---|---|
1° | 0.05% | 0.05% | 0.04% |
2° | 0.05% | 0.05% | 0.04% |
3° | 0.05% | 0.05% | 0.04% |
4° | 0.05% | 0.05% | 0.04% |
5° | 0.05% | 0.05% | 0.04% |
6° | 0.25% | 0.08% | 0.07% |
7° | 0.25% | 0.11% | 0.09% |
8° | 0.25% | 0.12% | 0.11% |
9° | 0.50% | 0.17% | 0.15% |
10° | 0.50% | 0.20% | 0.18% |
11° | 0.50% | 0.23% | 0.20% |
12° | 0.50% | 0.25% | 0.22% |
13° | 0.75% | 0.29% | 0.25% |
14° | 0.75% | 0.32% | 0.28% |
15° | 0.75% | 0.35% | 0.31% |
16° | 1.00% | 0.39% | 0.34% |
17° | 2.00% | 0.48% | 0.43% |
18° | 3.15% | 0.63% | 0.56% |
19° | 3.25% | 0.77% | 0.68% |
20° | 3.50% | 0.90% | 0.80% |
Foglio informativo |
Tasso nominale annuo lordo
Il tasso nominale annuo lordo (TANL) è il tasso che viene percepito in un certo anno.
Per fare un esempio, quindi, se nel Foglio Informativo è riportato un TANL del 5,00% al 20esimo anno di vita del Buono, significa che il capitale e gli interessi maturati fino al 19esimo anno, durante il 20esimo anno si rivaluteranno del 5,00%.
Tasso effettivo annuo lordo
Il tasso effettivo annuo lordo (TERL) è il tasso medio percepito durante TUTTA la vita del Buono se si decide di rimborsarlo in un certo anno.
Per fare un esempio, se nel Foglio Informativo è riportato un TERL del 3,00% al 10mo anno di vita del Buono, significa che, in caso di uscita al 10mo anno, il buono ha avuto un rendimento medio del 3,00% l’anno.
Il TERL serve a poter confrontare due prodotti con durata e struttura diversi. Basta confrontare i TERL dei due prodotti per rendersi subito conto di quale dei due renda di più.
Capitalizzazione semplice
Si dice che gli interessi maturano in regime di capitalizzazione semplice quando essi aumentano linearmente nel tempo.
Il Buono postale Ordinario matura interessi di bimestre in bimestre in regime di capitalizzazione semplice.
Questo significa che ogni bimestre il valore del Buono verrà remunerato con 1/6 (il rapporto che c’è tra la durata di un bimestre sull’intero anno) del tasso annuo lordo relativo a quell’anno.
Capitalizzazione composta
Si dice che gli interessi maturano in regime di capitalizzazione composta quando non solo il capitale, ma anche gli interessi maturati fino a quel momento, vengono remunerati al tasso di rendimento.
La capitalizzazione composta consente al capitale di crescere molto più velocemente della capitalizzazione semplice perché, a differenza di quest’ultima, nella capitalizzazione composta gli interessi generano altri interessi.

Evoluzione degli interessi generati da 10’000 di capitale remunerati al 3% l’anno nei due differenti regimi di capitalizzazione.
Come acquistarlo
Il Buono postale Ordinario può essere sottoscritto recandosi fisicamente presso uno dei quasi 13’000 uffici postali sparsi su tutto il territorio nazionale o direttamente online.
Acquisto in ufficio postale
Recandoti in ufficio postale potrai sottoscrivere il buono postale Ordinario in forma cartacea o dematerializzata.
Benché la forma cartacea abbia dalla sua il gusto di poter tenere tra le mani il titolo e di poter vedere materializzato il proprio investimento (fino a qualche decennio fa le obbligazioni erano disponibili anche in formato cartaceo ma ora non più), questa forma porta con sé anche alcuni problemi come, ad esempio, la possibilità di poter smarrire il Buono o di dimenticarsi di andare a riscuoterlo incorrendo nel rischio della prescrizione del titolo.
Il Buono in forma dematerializzata, invece, non presenta queste problematiche. Per essere acquistato in questa forma, però, è necessario il possesso di un libretto postale o di un conto corrente postale che fungeranno di conto di appoggio.
L’acquisto di un buono cartaceo, invece, può essere eseguito anche senza possedere un conto di appoggio.
Acquisto online
Da novembre 2018 il Buono Ordinario può acquistato direttamente online.
Chi possedeva un libretto Smart o un conto corrente postale abilitato alle operazioni online poteva acquistarlo online già da tempo.
La novità è che ora anche coloro che non possiedono uno di questi due strumenti possono acquistarlo direttamente online.
Il processo è semplice e per concluderlo basta avere a portata di file una scansione elettronica del proprio codice fiscale e della propria carta d’identità.
Il capitale sempre disponibile
Il Buono postale Ordinario, come tutti gli altri buoni postali, è un investimento immediatamente liquidabile.
Il rimborso anticipato non comporta perdite né penalità. Chiaramente, rimborsando anticipatamente si rinuncia agli interessi futuri, ma non poteva essere diversamente.
Fiscalità
Il Buono postale Ordinario, così come la maggior parte dei prodotti finanziari, è soggetto a due tipi di tassazione: l’imposta di bollo, sul capitale investito, e la ritenuta fiscale, sugli interessi.
Imposta di bollo
Per il 2018, l’imposta di bollo sui buoni postali, e quindi anche sul Buono Ordinario, è pari allo 0,20% del capitale investito.
L’imposta di bollo non si paga se al 31 dicembre il valore del portafoglio Buoni con la medesima intestazione del Buono ordinario è inferiore a 5’000€.
In ogni caso, gli importi relativi alle imposte di bollo che, annualmente, sono dovute, sono applicate al momento del rimborso del Buono, sia esso anticipato o a scadenza.
Aliquota fiscale sugli interessi
Agli interessi dei Buoni postali, e quindi anche a quelli del Buono Ordinario, è applicata una ritenuta fiscale agevolata del 12,50% (i conti deposito, ad esempio, sotto soggetti ad un’aliquota del 26%).
Rimborso
Come ampiamente spiegato, un grande vantaggio dei Buoni postali, e quindi anche del Buono ordinario, è la libertà di poter chiedere in qualsiasi momento il rimborso del titolo in linea capitale e interessi.
Se hai un Buono postale ordinario dematerializzato, potrai rimborsarlo totalmente o parzialmente recandoti presso un ufficio postale oppure, se possiedi un libretto Smart o un conto corrente abilitato ad operare online, con un click dalla tua Area Riservata.
Se hai un Buono cartaceo, invece, non potrai rimborsare parzialmente il Buono ma potrai riscuoterlo per intero recandoti in ufficio postale.