Successione dei buoni fruttiferi postali: ecco come riscuoteri in caso di decesso dell’intestatario

Come avviene la successione dei buoni fruttiferi postali? Come riscuotere il buono se l’intestatario è deceduto? E come muoversi se il BFP era cointestato? In questo articolo spieghiamo l’iter da seguire.

buoni fruttiferi postali (o BFP) sono un investimento sicuro in quanto sono emessi da Cassa depositi e prestiti, godono dell’ulteriore garanzia dallo Stato italiano e non sono soggetti al rischio di mercato.

A volte si sceglie questa forma di investimento per avere un capitale maggiore in futuro. Altre volte invece si decide di investire per risparmiare qualcosa per i figli.

Ma cosa avviene se un intestatario di un Buono viene a mancare? Come funziona la successione dei Buoni Fruttiferi Postali? E come riscuotere il Buono se era cointestato?


Successione dei buoni fruttiferi cointestati

I Buoni Fruttiferi possono essere anche cointestati. Ma cosa accade se uno dei cointestatari viene a mancare?

I buoni emessi a partire dal 28 dicembre 2000 vengono emessi con la clausola PFR (ossia pari facoltà di rimborso) e questo permette a tutti i cointestatari di compiere operazioni, come ad esempio la richiesta di rimborso, in modo separato.

Proprio grazie a questa clausola, quindi, i contitolari non hanno bisogno di mostrare la documentazione di successione poiché possono appunto operare sul buono separatamente. Questo significa che è sufficiente presentare il buono all’ufficio postale per richiedere il rimborso con i relativi interessi maturati.

Per i buoni emessi prima del 28 dicembre 2000, invece, non vi è apposta la clausola PFR ma è comunque possibile incassare il buono se non ci sono esplicite opposizioni da parte degli eredi.

Come specificato dalla Cassa depositi e prestiti, infatti, per i buoni fruttiferi postali emessi fino al 27 dicembre 2000 si applica l’art. 157 del Codice postale (DpR 156/1973).

Articolo 157

Casi di sequestro, pignoramento ed opposizione.

I libretti di risparmio ed i crediti in essi iscritti non sono soggetti a sequestro o pignoramento, salvo che per ordine dell’autorità giudiziaria penale, anche per recupero di spese di giustizia.

Le opposizioni ai rimborsi sono ammesse solamente:

  1. da parte dei rappresentanti legali e dei curatori sui libretti intestati ad incapaci, interdetti o inabilitati
  2. da parte di coeredi nei casi di controversia sui diritti a succedere
  3. da parte di ciascuno degli intestatari sui libretti emessi a nome di più persone;
  4. da parte dei titolari, i cui libretti si trovino in possesso di altre persone.

L’opposizione deve essere notificata all’ufficio di emissione.


Buoni fruttiferi postali in successione: cosa devono fare gli eredi?

Se invece il Buono non è cointestato e l’intestatario viene a mancare, i BFP cadono in successione, proprio come il resto dei beni del defunto, e gli eredi possono richiedere il rimborso del titolo.

Gli eredi dovranno tutti recarsi alle Poste e dovranno presentare una serie di documenti per procedere alla riscossione del buono:

  • Il buono da riscuotere
  • Certificato di morte del defunto
  • Atto Notorio o Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà
  • Copia del codice fiscale e di un documento di identità di tutti gli eredi
  • I documenti inerenti all’apertura della pratica di successione che possono essere richiesti presso gli sportelli di Poste Italiane.

Il rimborso del Buono verrà eseguito dopo circa 3 settimane dalla presentazione della documentazione.


Le Poste possono rifiutare il rimborso?

Sia nel caso di Buoni Fruttiferi Postali cointestati sia nel caso di Buoni monointestati, le Poste non possono rifiutare la riscossione del titolo agli altri cointestatari o agli eredi del Buono.

Come spiegato nel corso di questa guida, infatti, è sufficiente dimostrare il proprio diritto di acquisizione del titolo, presentando la documentazione apposita nel caso di una successione, oppure semplicemente facendo valere il diritto della clausola di pari facoltà di rimborso (PFR) nel caso di cointestatari superstiti.

3 Commenti. Nuovo commento

  • in caso di. morte di uno dei cointestati. chi rimane può’ prelevare tutto il capitale investito o solo in parte’. CON LA SIGLA PFR

    Rispondi
  • Buonasera, i miei genitori avevano un buono fruttifero postale cointestato emesso nel 1988 e quindi privo della clausola PFR. Ora mio padre è deceduto e mia madre è andata all’ufficio postale per riscuotere il buono da poco scaduto. L’ operatore allo sportello le ha detto che non può riscuotere perchè bisogna aprire la pratica di successione.
    E’ corretto? Come possiamo pretendere di riscuotere senza la successione se sul buono non c’è questa clausola PFR?

    Rispondi

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