I conti deposito sono tra le forme più diffuse di prodotto bancario. Sono prodotti a capitale protetto, tra i più sicuri presenti nel panorama italiano.
Generalmente i conti deposito hanno durate piuttosto brevi (6 mesi, 12 mesi) ma sul mercato se ne trovano alcuni con durate anche molto più lunghe, fino a 10 anni.
Di solito i conti deposito sono a tasso fisso ma qualche anno fa sono stati commercializzati anche conti deposito a tasso variabile.
Le banche utilizzano i conti deposito come strumento di acquisizione della clientela perché sono prodotti semplici e sicuri e sottoscrivibili praticamente da qualsiasi cliente, anche se in possesso di una scarsa conoscenza finanziaria.
Come funzionano
Il conto deposito è uno strumento molto semplice e il suo funzionamento è facilmente suddiviso in tre fasi/ambiti:
- l’apertura
- la gestione durante la vigenza del vincolo (monitoraggio ed eventuali svincolo anticipato)
- la chiusura
L’ apertura
A partire dal 2001, da quando ING entrò nel mercato Italia con il primo prodotto completamente online (Conto Arancio), il conto deposito è diventato una delle forme di investimento/risparmio più diffuse nel bel paese.
La possibilità di poterlo sottoscrivere online ha poi amplificato il successo di questo strumento rendendo finalmente accessibile online un prodotto a capitale garantito a chi voleva evitare la fila in banca.
Benché rimanga comunque valida la possibilità di recarsi presso la propria filiale bancaria di riferimento per sottoscrivere questo tipo di prodotti, sempre più persone lo sottoscrivono da sole direttamente online.
Sono sempre in numero maggiore gli istituti bancari/finanziari che sviluppano una procedura di sottoscrizione end-to-end (leggi: completamente online) di prodotti finanziari per permettere ai nuovi clienti di sottoscrivere i prodotti senza muoversi da casa.
La procedura di sottoscrizione è generalmente molto semplice. Per portarla a termine dovrai essere in possesso dei seguenti “strumenti”:
- un computer connesso ad internet (ovviamente 😉 )
- una scannerizzazione elettronica di un tuo documento di identità
- una scannerizzazione elettronica del tuo codice fiscale
- una scannerizzazione elettronica di una tua utenza domestica(es.: bolletta luce). Non la chiedono sempre ma meglio tenerla a portata di mano
- uno smartphone (al momento opportuno riceverai per messaggio dei codici che dovrai inserire)
- un altro conto bancario intestato a te (servirà per attivare un processo con cui la banca presso la quale vuoi attivare un conto chiederà conferma della tua identità alla banca presso la quale hai già un conto)
Ti sembra tanto? Non scoraggiarti. Sono elementi che in genere si possiede già per altri motivi. Vedrai che non sarà complicato raccoglierli.
La procedura di apertura d i un conto deposito è guidata ed è molto difficile sbagliarsi. In genere le banche mettono a disposizione dei nuovi clienti che desiderano sottoscrivere un conto deposito un numero verde da chiamare o una chat real-time.
Vedrai che sarà semplice! 😉
La gestione
La gestione di un conto deposito non si può certo dire elaborata. Sono infatti solo 2 le operazioni che potrai compiere:
- monitorare il saldo , la scadenza e le altre caratteristiche del tuo conto deposito (come la scadenza, ad esempio)
- rimborsare anticipatamente (tutto o in quota parte) l’ammontare vincolato
Ti ricordiamo che quest’ultima opzione è disponibile solo per i conti depositi svincolabili. Esistono infatti dei conti deposito non svincolabili che non prevedono la possibilità di chiedere il rimborso anticipato delle somme vincolate.
Per monitorare il tuo conto deposito ti basterà recarti sul relativo sito web, inserire le credenziali e navigare la tua Area Riservata. Lì troverai tutto.
Alcuni conti deposito hanno un’Area Riservata facile ed intuitiva, altri meno. Nelle nostre recensioni cercheremo di fornirti anche questo tipo di informazioni per poterti consentire una scelta consapevole e con la quali tu ti senta a tuo agio.
Per rimborsare anticipatamente le somme vincolate nel tuo conto deposito, dovrai recarti nell’Area Riservata e richiedere il rimborso. A volte lo svincolo è previsto anche utilizzando una procedura telefonica.
La chiusura
Chiudere un conto deposito è molto semplice.
Per legge le banche devono mettere a disposizione della clientela un modulo che, appositamente riempito e inviato tramite raccomandata A/R, consente di poter chiudere a distanza il proprio conto deposito.
Prima di chiudere il conto deposito ricordati di bonificare le somme al suo interno, in alternativa potrai indicare nel modulo di chiusura l’IBAN di un conto corrente dove vuoi che le somme sul conto deposito siano accreditate.
La chiusura di un conto deposito è gratuita. Non sono previste penali né costi.
Potresti però dover pagare l’imposta di bollo. In questo caso ti consigliamo di lasciare sul conto deposito una piccola somma sufficiente a pagare l’imposta che verrà eventualmente addebitata prima della chiusura.
Tipologie di conti deposito
I conti deposito possono essere tendenzialmente suddivisi in due macro-categorie:
- conti deposito vincolati che si suddividono a loro volta in due famiglie
- depositi vincolati non svincolabili
- depositi vincolati svincolabili
- conti deposito liberi
Di seguito trovi una lista completa delle principali tipologie di conti deposito:
Conti deposito vincolati
Come suggerisce l’aggettivo, al momento della sottoscrizione viene stabilito un vincolo sulle somme depositate che si materializza in una scadenza del contratto.
I tuoi risparmi dovranno rimanere depositati presso la banca fino al termine del periodo accordato in modo da avere diritto alla remunerazione stabilita dal contratto e, di conseguenza, agli interessi che ne derivano.
E se avessi bisogno dei soldi prima della scadenza del contratto?
Qui entrano in campo le due famiglie sopra citate: i depositi svincolabili e non svincolabili.
Comunemente, con conto deposito svincolabile si intende un conto vincolato in cui è possibile richiedere il capitale indietro a patto di rinunciare a una parte o alla totalità degli interessi. Di solito, nel caso di un conto svincolabile, viene indicato un “tasso di svincolo”, che viene applicato alle somme, per il periodo in cui sono rimaste depositate, in caso di richiesta di chiusura del conto. Ovviamente, il tasso di svincolo è minore o uguale al tasso di interesse del conto.
L’alternativa è il conto deposito non svincolabile, con il quale non potrai richiedere i soldi indietro fino alla data di scadenza del contratto. Solitamente, questa limitazione comporta un incremento del tasso di interesse lordo e avrai la possibilità di guadagnarci un po’ di più.
Se sei interessato ad un conto deposito vincolato allora non puoi perderti:
Conti deposito liberi
Si tratta della formula più semplice di conto deposito. Versi nel conto i tuoi risparmi, che matureranno interessi secondo una certa percentuale fissa, finché sono depositati.
Avrai la possibilità di gestire la somma presente con prelievi, versamenti e bonifici.
Gli interessi saranno calcolati sul saldo presente giorno per giorno, senza doverli lasciare lì per non rischiare di perdere tutti gli interessi.
E il rendimento?
Si sa, tutto in finanza ha un prezzo. Di conseguenza, la libertà molto ampia garantita dal conto libero ti costerà un tasso di interesse più basso rispetto a quello riconosciuto su un conto vincolato.
È una vecchia regola del mondo finanziario: maggiore è il rischio, maggiore è il rendimento (potenziale).
Scegliendo un conto dpeosito vincolato ti accolli quindi il rischio di non poter arrivare a scadenza e quindi di perdere iol rendimento sulle somme accantonate, ma dall’altro lato hai l’opportunità di ricevere un rendimento molto migliore di quello di un conto deposito libero.
Se sei interessato a questo tipo di conti deposito allora ti consigliamo di leggere:
Costi e fiscalità
Per chi cerca un prodotto senza asterischi e costi nascosti, il conto deposito è certamente la scelta azzeccata.
Tipicamente (ma non sempre, controlla sempre le condizioni) un conto deposito è uno strumento totalmente gratuito. Zero spese di apertura, gestione e chiusura. Infatti gli istituti tendono ad azzerare i costi del prodotto.
La tassazione è generalmente l’unico costo dei conti deposito.
Come la quasi totalità dei prodotti finanziari, sui conti deposito è prevista una doppia tassazione:
- La ritenuta fiscale sugli interessi del 26%. Viene applicata automaticamente dalla banca o dall’intermediario che fa da sostituto d’imposta. Al momento del rimborso delle somme vincolate, gli eventuali interessi vengono liquidati già netti;
- L’imposta di bollo sul capitale investito pari allo 0,20%. L’imposta di bollo si applica al momento della rendicontazione, che generalmente è trimestrale.
L’applicazione dell’imposta di bollo lascia spazio ad una serie infinita di domande su casi limite. Per questo abbiamo pensato di trattare la questione approfonditamente in un articolo dedicato sull’applicazione dell’imposta di bollo sui conti deposito.
Quanto è sicuro
Partiamo dal presupposto che nessun prodotto finanziario è assolutamente sicuro.
Certamente ci sono strumenti più rischiosi e altri meno. Alcuni strutturalmente non proteggono il capitale investito, altri sì.
Maggiore è il rischio, maggiore il rendimento (potenziale) dell’investimento.
Detto questo, puoi tranquillizzarti, i conti deposito sono tra gli strumenti più sicuri presenti nel panorama bancario.
Non sono immuni da rischi, però. Vediamo brevemente quali sono.
Rischio Inflazione: poiché sono prodotti generalmente a tasso fisso, i conti deposito sono soggetti al rischio inflazione, cioè al rischio che l’inflazione nel periodo in cui terrai i soldi vincolati sia così alta da superare il rendimento del tuo conto deposito.
In questo caso, benché riceverai degli interessi al termine del vincolo, non saranno sufficienti a garantirti lo stesso potere d’acquisto che avevi al momento dell’accensione del vincolo.
Sono pochi gli strumenti finanziari che non sono soggetti al rischio inflazione e sono quelli,appunto, indicizzati all’inflazione.
Rischio di credito: è il rischio che la banca fallisca e non sia più in grado di ridarti i soldi che le hai prestato.
I conti deposito sono soggetti in modo più mite a questo rischio perché sono garantiti fino a 100’000€ dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Oltre i 100’000€ investiti, invece, in caso di fallimento della banca si applica la normativa del bail-in e i risparmiatori rischiano.
Come regole generale e soprattutto quando le somme investite sono rilevanti è importante controllare la solidità della banca.
Se vuoi saperne di più a proposito, abbiamo approfondito in un articolo l’argomento della sicurezza dei conti deposito.