Cos’è un conto deposito
Il conto deposito (anche CD) è prodotto bancario che consiste nella sottoscrizione di un vincolo temporale su una certa somma investita e restituisce, al termine di tale vincolo, il capitale insieme agli interessi maturati.
Chi deve scegliere un conto deposito
Questi prodotti sono particolarmente consigliati a chi vuole investire i propri risparmi senza rischiare troppo e non vuole essere costretto a tenere sotto controllo giorno per giorno il valore e gli interessi del proprio investimento.
Diversamente delle obbligazioni, infatti, il conto deposito non ha un valore che varia giornalmente. L’ammontare del capitale non può scendere al di sotto della somma con la quale è stato sottoscritto il deposito e al termine si torna in possesso dei risparmi investiti insieme agli interessi maturati. Noi di BanksAbout abbiamo raccolto l’offerta sui migliori conti deposito a 6 mesi disponibili in questo momento.
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Perché scegliere un conto deposito
Si tratta di uno strumento finanziario molto semplice da aprire e da gestire e, tipicamente, è a costo zero.
Anche i rischi legati a questo prodotto sono molto bassi. I prodotti come il conto deposito hanno lo stesso livello di rischio di un conto corrente.
Il conto deposito è sicuro?
Come sempre, bisogna chiarirci sul significato della parola sicuro. Generalmente, questi prodotto finanziari sono forme di investimento sicure nonostante il livello di sicurezza dipenda dalla solidità finanziaria dell’istituto che lo propone. Per chi investe una somma inferiore a 100 mila euro, in caso di bancarotta, è presente il Fondo interbancario di tutela dei depositi che assicura il rimborso del capitale, ad ulteriore garanzia dell’investimento.
La fiscalità del conto deposito
Questo prodotto finanziario è soggetto a due tassazioni: la ritenuta fiscale sugli interessi e l’imposta di bollo.
Aliquota fiscale
La prima ammonta al 26% e viene sottratta alla fonte, cioè gli interessi vengono tassati prima ancora di entrarne in possesso.
Imposta di bollo
Per quanto riguarda l’imposta di bollo, l’applicazione non è banalissima, per questo abbiamo scritto un INTERO ARTICOLO solo su questo: guida all’imposta di bollo per conto correnti.
Qui semplificheremo un po’ la trattazione analizzando il caso di un conto deposito con rendicontazione annuale il 31 dicembre.
Ecco quindi come funziona:
- In caso di conto deposito attivo il 31 dicembre dell’anno, viene applicato lo 0,20% sul capitale per la frazione d’anno in cui il conto deposito è stato attivo;
- In caso di conto deposito terminato (o si chiuso anticipatamente) prima del 31 dicembre dell’anno, se il conto è stato attivo durante l’anno, viene applicata un’imposta di bollo di 1 euro
Come scegliere un conto deposito
Per la scelta del conto deposito più adatto alle tue esigenze devi innanzitutto riconoscere il tuo orizzonte temporale di investimento (in altre parole, capire per quanto tempo saresti in grado di lasciare depositati i tuoi risparmi senza toccarli).
Se non hai ben definito l’orizzonte al quale investire, perché ad esempio sai che dovrai affrontare delle spese ma non sai quando, puoi provare a diversificare le scadenze. Investi una parte dei risparmi su un vincolo a 3 mesi, un’altra su un conto a 6 mesi, un’altra ancora su uno a 12 mesi e così via. Se sei alla ricerca dei migliori conti deposito a 12 mesi, puoi trovarli in questo link.
In secondo luogo, devi stabilire l’importo da investire.
Tieni a mente che esistono conti deposito vincolati e liberi.
I primi non riconoscono alcun interesse in caso di rimborso anticipato mentre i conti depositi liberi, di cui abbiamo raccolto la rassegna dei migliori, restituiscono interamente o parzialmente gli interessi maturati fino a quel momento.
Solitamente i conti vincolati hanno rendimenti più elevati dei conti liberi, perché limitano la libertà di prelevare, che è garantita dai depositi liberi.
Quale deposito rende di più?
Per scegliere la soluzione più redditizia non sempre è sufficiente guardare al tasso di rendimento. Devi tener conto anche della fiscalità e in particolare l’imposta di bollo.
Come dicevamo prima, il bollo sui conti deposito è pari al 0,2% del capitale investito nei 365 giorni per la frazione di anno che ha visto il conto deposito aperto. In certi casi, però, alcune banche si fanno carico dell’imposta di bollo al posto tuo evitando la riduzione del guadagno netto.
Dove e come si apre un conto deposito?
Molte banche ti permettono di procedere con la sottoscrizione online del conto deposito, andando sul sito dell’istituto che offre il vincolo. Ci sarà una sezione del sito dedicata a questo strumento.
Per aprire un conto deposito dovrai compilare i moduli del contratto ed inviarli firmati alla banca. Ti verrà chiesto anche un documento di identità.
Come chiudere un conto deposito
Anche chiudere il CD è un’operazione relativamente facile. In genere ogni banca ha una modulistica accessibile dal sito che, compilata e spedita ramite raccomandata a/r o tramite pec consente di terminare il rapporto.
Se tali moduli non sono offerti dalla banca, ti basterà inviare una raccomandata a/r alla banca specificando il codice Iban del conto deposito e i dati (nome e cognome degli intestatari). In alcuni casi, quelli in cui il conto deposito è vincolato, dovrai attendere la scadenza del vincolo perché non è possibile chiuderlo prima della scadenza.
Alcuni conti deposito vincolati, infatti, non permettono lo svincolo anticipato. Nessun problema, invece, nel caso di conti deposito liberi: puoi svincolare in ogni momento.
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9 Commenti. Nuovo commento
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Riguardo all’imposta di bollo ci sarebbe qualche piccola imprecisione nella guida . Purtroppo vi sono banche che rendicontano trimestralmente o semestralmente ( senza possibilità per il cliente di modificare la frequenza ) quindi non sempre il bollo e’ solo sulla rendicontazione al 31/12 , ma può essere più frequente , cosa che in genere è svantaggiosa per il cliente in quanto gli causa una probabilità decisamente maggiore di doverla pagare .
Nella guida Si parla di frazione di anno in cui il vincolo e’ stato attivo , ma sarebbe più corretto a mio parere parlare di frazione di anno in cui il conto e’ stato aperto .
Hai ragione Pippo, ci siamo dimenticati di aggiornare l’articolo. All’applicazione dell’imposta di bollo abbiamo dedicato un intero articolo, trovi il link nella sezione fiscalità. Ora comunque abbiamo rettificato anche qui. Grazie del suggerimento e continua a segnalarci eventuali altri refusi.
Non dimentichiamo di parlare della solidità della d banca, non parlare solo di quanto ti da di interessi, più ti da non sempre c’è solidità.
Grazie Ivan, in realtà c’è un paragrafo relativo alla sicurezza del conto deposito in cui si dice di guardare alla solidità della banca. Secondo te dovremmo dedicare più spazio?